Da Cagliari, ecco il lavoro che vogliamo: “libero, creativo, partecipativo e solidale“

Questo è stato il tema dalla 48^ Settimana Sociale dei cattolici italiani, svoltasi dal 26 al 29 ottobre a Cagliari. Un convegno che ha visto la presenza di circa 1.200 delegati da tutta Italia, di cui circa 300 fra vescovi e sacerdoti mentre il restante di laici, la maggior parte rappresentanti di uffici pastorali, associazioni e movimenti.

La nostra diocesi di Reggio Emilia-Guastalla ha dato mandato a 5 delegati: Francesco D’Orsa e Simone Aleotti in rappresentanza dell’Ufficio diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro, Gabriele Borghi per i progetti “Cercatori di lavOro” e Progetto Policoro, Margherita Salvioli come segretaria provinciale Cisl e Roberto Magnani per Confcooperative. I tanti delegati rientrano da Cagliari portandosi “a casa” un nuovo modo di dialogare con le istituzioni e il desiderio di mettere in rete a livello territoriale le tante buone pratiche che già esistono, cercando inoltre di favorire la nascita di nuove.

La Settimana Sociale non è stato un semplice convegno a cui partecipare passivamente, ma uno spazio dove riflettere concretamente a piccoli gruppi su lavoro e giovani; si è sviluppato meglio sia il tema de #illavorochevogliamo e anche quello che non vogliamo: ammonire il lavoro “nascosto” e malpagato, denunciare chi ancora oggi attua nel sud del Paese il caporalato, dare voce ai tanti giovani che si muovono nel precariato e nell’incertezza di un lavoro – o meglio di imprenditori – che non vogliono offrire altro di più stabile; infine sostenere i più deboli che si sentono smarriti o che devono lottare per aver riconosciuta una vera dignità umana-professionale.

Il Cardinal Gualtiero Bassetti, presidente della CEI, ha espresso un pensiero nel mandato conclusivo del convegno sottolineando l’importanza del riposo settimanale, riappropriandoci quindi del valore della domenica: “…del lavoro che vogliamo la domenica è parte costruttiva perché, se quando manca il lavoro del lunedì non è mai pienamente domenica, è altrettanto vero che quando manca la domenica il lavoro non riesce ad essere davvero degno per nessuno”.

Ora da Cagliari si rilancia ripartendo dalla Pastorale Sociale e del Lavoro presente a livello regionale, i direttori degli uffici avranno il compito di promuovere nuove strategie e obiettivi in base alla specificità dei propri territori, guardando al fil rouge della Settimana Sociale: una “conversione culturale” orientata alla “riscoperta del senso del lavoro”.

(nella foto i delegati diocesani con suor Alessandra Smerilli, membro del comitato delle Settimane Sociali)